Questo post vuole essere una premessa, una presentazione e magari anche un piccolo aiuto per chi dall'Italia vuole andare via.
Il mio nome è Brigida. ho attualmente 30 anni e fino a due anni e mezzo fa non pensavo nemmeno lontanamente di poter lasciare l'Italia, meno che mai per trasferirmi nella fredda Germania. Inutile dire che dopo mille lavoretti, corsi, studi e idee folli ho capito che se volevo un futuro, un lavoro fisso e una pensione per la mia vecchiaia dovevo sposare un nipote di Berlusconi o cambiare Nazione.
Non sono stata a pensarci per più di 10 secondi e ho scelto per il cambio di Nazione.
Pensavo all'Inghilterra, come tutti gli studenti che bene o male hanno imparato a scuola quell'inglese di sopravvivenza. Ci pensavo, ma concretamente non ho mai fatto nulla per rendere concrete queste idee.
Era settembre 2011. Aiutavo una mia amica a studiare per i test di infermieristica, che nonostante un buon punteggio, a causa dell'alto numero di iscritti non ha passato.
Lei voleva fare infermieristica, provava a convincere anche me a tentare i test, ma io di università, studio e scuola ne avevo davvero abbastanza, volevo lavorare e crearmi il mio futuro.
Bèh, il giorno dei test, tra centinaia e centinaia di ragazzi fuori la facoltà ce ne era uno che distribuiva volantini. Senza pensarci e leggerlo la mia amica lo prese senza sapere che ci avrebbe cambiato la vita!
Non hai passato i test di infermieristica? No problem, perchè la Germania cerca te piccolo studente disperato o desideroso di fare l'infermiere. Germitalia è il nome della società che fa da mediatrice e crea questi progetti per infermieri e ragazzi che vogliono diventarlo.
Da buona napoletana diffidente la prima cosa che penso è che sia una truffa, l'agenzia chiederà di certo dei soldi, il progetto è una sola, sarà tutta una montatura. Per aiutare la mia amica a capire se c'era qualcosa di poco chiaro mando anche io il curriculum. Entrambe senza una minima conoscenza del tedesco pensavamo di non avere possibilità e invece otteniamo risposta positiva, restando comunque in attesa che ci siano abbastanza candidati per avviare il progetto. Sul sito non era chiarissimo come si sarebbe svolto il tutto, nè i requisiti di selezione. Ciò che si sapeva è che un corso intensivo di lingua tedesca sarebbe partito a marzo a Stoccarda, che l'agenzia non voleva soldi e non si doveva anticipare nemmeno un euro, nè per il corso, nè per la futura scuola. Gli unici costi da sostenere erano quelli del viaggio, poi una volta lì avremmo avuto alloggio gratis e vitto (colazione e pranzo dal lunedì al venerdì). La clinica con cui firmavi il contratto di lavoro e formazione avrebbe anticipato per 6 partecipanti i costi del corso, vitto e alloggio, e i partecipanti li avrebbero restituiti mensilmente detratti dalla busta paga per 5 anni. Ci sarebbe stata una cifra da pagare solo nel momento in cui da dopo i 2 mesi rinunciavi al progetto. Insomma, non volevano che qualcuno andasse a farsi il corso di lingua spesato dalla clinica e poi mollasse.
Da buona napoletana diffidente la prima cosa che penso è che sia una truffa, l'agenzia chiederà di certo dei soldi, il progetto è una sola, sarà tutta una montatura. Per aiutare la mia amica a capire se c'era qualcosa di poco chiaro mando anche io il curriculum. Entrambe senza una minima conoscenza del tedesco pensavamo di non avere possibilità e invece otteniamo risposta positiva, restando comunque in attesa che ci siano abbastanza candidati per avviare il progetto. Sul sito non era chiarissimo come si sarebbe svolto il tutto, nè i requisiti di selezione. Ciò che si sapeva è che un corso intensivo di lingua tedesca sarebbe partito a marzo a Stoccarda, che l'agenzia non voleva soldi e non si doveva anticipare nemmeno un euro, nè per il corso, nè per la futura scuola. Gli unici costi da sostenere erano quelli del viaggio, poi una volta lì avremmo avuto alloggio gratis e vitto (colazione e pranzo dal lunedì al venerdì). La clinica con cui firmavi il contratto di lavoro e formazione avrebbe anticipato per 6 partecipanti i costi del corso, vitto e alloggio, e i partecipanti li avrebbero restituiti mensilmente detratti dalla busta paga per 5 anni. Ci sarebbe stata una cifra da pagare solo nel momento in cui da dopo i 2 mesi rinunciavi al progetto. Insomma, non volevano che qualcuno andasse a farsi il corso di lingua spesato dalla clinica e poi mollasse.
Le abbiamo pensate tutte, ma non abbiamo trovato la falla. Era tutto in regola.
Siamo state convocate per un primo colloquio, abbiamo fatto milioni di domande e avuto milioni di risposte. La selezione per il primo colloquio era andata. Siamo tra i finalisti.
Intanto terrorizzata dalla cosa e per niente sicura di voler partire per la Germania a studiare qualcosa che non avrei mai voluto o pensato di studiare, dicevo alla mia amica che era davvero una follia.
Bèh... Non starò qui a raccontare tutte le seghe mentali, l'ansia, le paure e la disperazione di quel periodo sapendo che dovevo davvero lasciare l'Italia e la mia famiglia e tutto il resto perchè al momento di alternative non ce n'erano.
Le cose raccontate dagli organizzatori del progetto, spesso non esattamente veritiere o semplicemente imprecise e incomplete, mi avevano leggermente tranquillizzata. Dicevano che con un corso intensivo di 5 mesi non si impara il tedesco benissimo, certo, ma abbastanza da poter iniziare la scuola di infermieristica. Inoltre a loro detta ci sarebbe stato per noi italiani un tutor bilingue pronto ad aiutarci nelle difficoltà lavorative e scolastiche. Soldi in anticipo non ne chiedevano e noi pensavamo all'epoca che quella cifra enorme fosse per studiare tre anni infermieristica.
A fine febbraio il secondo ed ultimo colloquio: la mia amica lo passa, io no!
Tuttavia uno degli organizzatori ci aveva prese particolarmente in simpatia, sapeva che eravamo adulte e serie, a differenza di molti altri candidati e partecipanti. Così ci propose di partire lo stesso, la mia amica rinunciando al posto sicuro in graduatoria, entrambe ora senza avere ancora uno "sponsor" sicuro che ci finanziasse; ma comunque a suo rischio e pericolo trovarlo, perchè nel caso non l'avesse trovato noi non avremmo pagato lo stesso nulla. Bèh, alla fine sono riusciti ad inserirci nella stessa clinica degli altri italiani partiti con noi.
Per sapere come si è evoluta la storia puoi leggere anche: Dopo Germitalia. L'(in)evoluzione a scuola e a lavoro.
Per sapere come si è evoluta la storia puoi leggere anche: Dopo Germitalia. L'(in)evoluzione a scuola e a lavoro.
Per ulteriori info su Germitalia e il progetto, per leggere dove si insinuava la "truffa" vai a questa questa pagina.
Per qualche informazione su come funziona la scuola di infermieristica in Germania vai a questa pagina.
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