giovedì 4 dicembre 2014

Il paziente rompicoglioni insopportabile

Non prendetela a male cari pazienti o parenti. Non leggetemi come se fossi un mostro che non capisce la sofferenza di chi giace in un letto d'ospedale, ma provate a capire che noi siamo anche esseri umani, e talvolta delle categorie di pazienti ci fanno davvero impazzire e perdere la pazienza. 
Il rompicoglioni insopportabile è il peggiore, è peggio anche del razzista incazzato per quanto mi riguarda. 

Quello che crede di essere l'unico paziente in ospedale, il principale, unico a soffrire ed aver bisogno di aiuto.
Quello che pensa che si lavori solo per lui, che medici ed infermieri non abbiano nulla da fare e possano stare dietro alle sue richieste (spesso assurde e inutili) tutto il tempo che a lui sembra necessario.

Quello che pretende di avere tutto il team ospedaliero a sua disposizione in ogni momento della giornata.
Quello che suona ogni 15 minuti per qualsiasi cosa, anche la più piccola puttanata.
Quello che quando sei in stanza solo per misurargli la temperatura (20 secondi contati) è capace di tenerti lì mezz'ora.
Quello che pensa, parla, agisce e chiede talmente lentamente che il tempo dovrebbe raddoppiare per poter fare tutto ciò che chiede.
Quello che vuole essere spostato il bicchiere d'acqua nell'esatta posizione che dice lui. Più a destra, più verso di me, più all'estero, no così è troppo. Ecco sì, così a lato va bene, ma meno a sinistra.
Quello a cui non frega nulla se, mentre sei ad adempiere inutili compiti nella sua stanza con la sua lentezza e secondo le sue regole di precisione, suonano altri 4 campanelli e tu sei l'unico che deve andare a rispondere.
Quello che ogni giorno ti chiede che medicina è quella pillola rosa quadrata, anche se ormai la prende da mesi.
Quello che pensa che tu debba uccidergli anche le zanzare in stanza, perchè è un tuo dovere. 
Quello che ha sempre e comunque ragione.
Quello che ti fa rifare tutto da capo se c'è un pelo fuori posto.
Quello che una volta che lo hai lavato, pulito, asciugato, vestito, messo il pannolone e rimesso a letto ti dice che deve andare in bagno. 
Quello che non è mai contento di nulla e ha da lamentarsi di tutto e tutti. La cucina, le infermiere, i medici, i medici stranieri, la tv, il caldo, il freddo, il letto scomodo, il tavolo piccolo, il compagno di stanza che russa, la poca libertà di movimento in ospedale.

Qualcuno dovrebbe dirgli che non sono in albergo o in vacanza, ma in ospedale!  

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