Quindi, dopo la follia che mi ha portata a tentare gli studi di infermieristica in Germania e dopo aver capito di essere rimasta incastrata con quasi 6 mila euro di debito grazie a Germitalia, mi ritrovo nel settembre 2012 in un piccolissimo paese della Turingia, Bad Salzungen, ad iniziare l'Ausbildung in una classe di 30 persone, di cui 8 italiani e il resto tedeschi con un'età media compresa tra i 16 e i 22 anni.
Il livello di lingua come già detto era talmente scarso che il migliore tra noi riusciva a capire appena il 40% di ciò che si spiegava in classe. Dopo la prima settimana di lezione i più coscienziosi erano traumatizzati e terrorizzati, consapevoli che non si poteva andare avanti così.
Dal lato opposto la scuola, gli insegnanti e la preside erano ancora più traumatizzati e preoccupati di noi. L'organizzatore principale del progetto, dopo insistenti richieste da parte della clinica stessa, era venuto da Stoccarda fino a BaSa per "prendere provvedimenti".
A noi poveri sfigati ancora ignoranti ed ignari aveva detto che la scuola avrebbe avuto pazienza, che era tutta colpa loro, che sapevano bene che saremmo arrivati impreparati e che dovevano aiutarci. Aveva addirittura affermato che questo progetto, a differenza degli altri precedenti, era fallito perchè la clinica non era preparata ad accoglierci, e che se volevamo potevamo andarcene (pagando, sempre pagando...).
Alla scuola invece aveva detto che noi ce l'avremmo semplicemente fatta, perchè i cinesi ce la fanno ad imparare una lingua in 5 mesi. Che lui non aveva mai promesso che saremmo arrivati preparatissimi (la preside sapeva il contrario), ma che dopo qualche mese le cose sarebbero andate meglio.
A quel punto entrambe le parti, studenti e scuola, avevano ben capito in che situazione ci si trovava, e che aiuto o rimborsi da parte degli organizzatori del progetto non ne avrebbero avuti. L'unica soluzione era vedersela da soli se si voleva salvare questa iniziativa multiculturale, che portava prestigio alla scuola e forza lavoro all'ospedale.
La scuola si è fatta in quattro per farci recuperare un livello linguistico quanto meno sufficiente a poter lavorare e seguire in classe. Ha pagato un corso di lingua aggiuntivo, che è iniziato ad ottobre, cioè in parallelo con il primo blocco di tirocinio.
Penso sia stato il periodo più stressante di tutti. La mattina si iniziava a lavorare alle 6.00, si finiva alle 14.30, alle 15.00 iniziava il corso di lingua fino alle 17.30. Il resto della giornata era dedicato a fare la spesa, tornare a casa, cucinare, mangiare e crollare dalla stanchezza, per svegliarsi di nuovo il giorno dopo alle 4.30.
Si è andati avanti così per 6 settimane, poi un mese di teoria e di nuovo due settimane a lavoro prima delle vacanze di Natale. I risultati scolastici erano per la maggior parte tragici, anche se chi si impegnava riusciva a raggiungere una dignitosa sufficienza, e anche qualcosa di più. Nella pratica era disastroso, non capivamo cosa ci dicevano i pazienti, nè i compiti assegnatici dalle infermiere. Siamo stati trattati come stupidi incapaci a causa della lingua, e quasi nessuno dei colleghi era abbastanza disponibile e comprensivo da capire che non era colpa nostra se ci trovavamo così impreparati. Quando gli raccontavamo la storia di Germitalia e il percorso del nostro arrivo lì cambiavano un po' atteggiamento, e tutti dicevano che eravamo stati vittima di una truffa.
Gli otto italiani intanto andavano avanti a fatica e con mille problemi, e di questo erano consapevoli tutti. Abbiamo provato a chiedere agevolamenti, quali test diversi per almeno i primi sei mesi, o semplicemente più tempo durante un compito, ma i tedeschi sono terribilmente schematici e le regole vengono prima di tutto. Non posso essere infrante per nessuno. Così nella loro testa, e nei loro obiettivi, noi dovevamo diventare come i nostri compagni di banco.
Per raggiungere questo scopo però urgeva un cambiamento, una soluzione radicale.
Poco prima delle vacanze di Natale siamo stati convocati dal capo dell'ospedale e dal responsabile capo degli infermieri. Il problema era la lingua. Andare avanti così era impossibile, se fossimo andati avanti così non avremmo mai passato l'esame del terzo anno a loro dire. Cosa fare dunque?
Sospenderci per un anno. Bocciarci. Fermare l'Ausbildung per farci ricominciare nel settembre 2013.
Durante i mesi da gennaio ad agosto avremmo continuato con la pratica, andando a lavorare da 2 a 4 volte la settimana, e nei restanti giorni avremmo avuto corso di lingua e dei corsi di potenziamento per le materie scolastiche. Saremmo stati pagati come durante l'Ausbildung, raggiungendo comunque le 40 ore settimanali tra pratica e teoria, ma non facevamo più parte della scuola. Insomma, dovevamo perdere un anno.
Per i più giovani e per i meno volenterosi, coloro che nel gruppo meno studiavano ed erano più indietro a livello linguistico e scolastico, non è stato un problema. Ma per i più adulti (io ero alle porte dei 29 anni, la mia amica 28, un'altra ragazza superati i 30) e studiosi il colpo è stato veramente duro da digerire.
Tuttavia questo progetto partito dalle menti brillanti di Germitalia non era andato a buon fine, noi non eravamo abbastanza preparati e iniziavamo anche ad essere scontenti e a lamentarci dei soldi da pagare per qualcosa che era stata presentata diversamente da come stava andando. Con la sospensione di questo primo anno di istruzione l'ospedale ci ha fornito un nuovo contratto per tenerci "buoni".
Il debito sarebbe stato annullato a patto che dopo i 3 anni di formazione si sarebbe rimasti a lavorare per loro altri 2 anni. I soldi già detratti dalla busta paga dei mesi precedenti ci venivano restituiti, e non avremmo più dovuto pagare in rate. Tuttavia in caso di malattia, ripensamenti, catastrofi e rapimenti alieni di vario genere, cioè in caso qualcuno voleva andarsene prima di quel tempo, avrebbe dovuto pagare l'intera somma di 5800 euro.
Purtroppo non c'erano scelte all'epoca. Anche se qualcuno, tra cui la sottoscritta, era contrario a firmare il nuovo contratto e perdere un anno, venivamo considerati come gruppo e non come singoli, così la maggioranza volle firmare.
Poco dopo l'inizio di questo nuovo periodo due dei nostri migliori scansafatiche e pessimi elementi scolastici decisero di andare via. Pagarono il loro debito e presero altre strade. Così ci ritrovammo e ci ritroviamo in sei.
Questo periodo di mezzo non è stato utile come doveva essere. Certo la lingua è migliorata e sicuramente siamo diventati più esperti e coraggiosi a lavoro, ma sulle materie scolastiche abbiamo imparato e fatto poco o niente a causa della cattiva organizzazione della clinica, che in così breve tempo non è stata capace di costruire un percorso di recupero studi decente e adatto.
Nel settembre 2013 finalmente abbiamo (ri)iniziato il primo anno, ufficialmente di nuovo parte dell'Ausbildung.
Ad oggi, novembre 2014, secondo anno ufficiale di studi, reputo ancora che abbiamo perso un anno, e nonostante ciò le difficoltà a scuola e a lavoro sono sempre presenti.
Si è andati avanti così per 6 settimane, poi un mese di teoria e di nuovo due settimane a lavoro prima delle vacanze di Natale. I risultati scolastici erano per la maggior parte tragici, anche se chi si impegnava riusciva a raggiungere una dignitosa sufficienza, e anche qualcosa di più. Nella pratica era disastroso, non capivamo cosa ci dicevano i pazienti, nè i compiti assegnatici dalle infermiere. Siamo stati trattati come stupidi incapaci a causa della lingua, e quasi nessuno dei colleghi era abbastanza disponibile e comprensivo da capire che non era colpa nostra se ci trovavamo così impreparati. Quando gli raccontavamo la storia di Germitalia e il percorso del nostro arrivo lì cambiavano un po' atteggiamento, e tutti dicevano che eravamo stati vittima di una truffa.
Gli otto italiani intanto andavano avanti a fatica e con mille problemi, e di questo erano consapevoli tutti. Abbiamo provato a chiedere agevolamenti, quali test diversi per almeno i primi sei mesi, o semplicemente più tempo durante un compito, ma i tedeschi sono terribilmente schematici e le regole vengono prima di tutto. Non posso essere infrante per nessuno. Così nella loro testa, e nei loro obiettivi, noi dovevamo diventare come i nostri compagni di banco.
Per raggiungere questo scopo però urgeva un cambiamento, una soluzione radicale.
Poco prima delle vacanze di Natale siamo stati convocati dal capo dell'ospedale e dal responsabile capo degli infermieri. Il problema era la lingua. Andare avanti così era impossibile, se fossimo andati avanti così non avremmo mai passato l'esame del terzo anno a loro dire. Cosa fare dunque?
Sospenderci per un anno. Bocciarci. Fermare l'Ausbildung per farci ricominciare nel settembre 2013.
Durante i mesi da gennaio ad agosto avremmo continuato con la pratica, andando a lavorare da 2 a 4 volte la settimana, e nei restanti giorni avremmo avuto corso di lingua e dei corsi di potenziamento per le materie scolastiche. Saremmo stati pagati come durante l'Ausbildung, raggiungendo comunque le 40 ore settimanali tra pratica e teoria, ma non facevamo più parte della scuola. Insomma, dovevamo perdere un anno.
Per i più giovani e per i meno volenterosi, coloro che nel gruppo meno studiavano ed erano più indietro a livello linguistico e scolastico, non è stato un problema. Ma per i più adulti (io ero alle porte dei 29 anni, la mia amica 28, un'altra ragazza superati i 30) e studiosi il colpo è stato veramente duro da digerire.
Tuttavia questo progetto partito dalle menti brillanti di Germitalia non era andato a buon fine, noi non eravamo abbastanza preparati e iniziavamo anche ad essere scontenti e a lamentarci dei soldi da pagare per qualcosa che era stata presentata diversamente da come stava andando. Con la sospensione di questo primo anno di istruzione l'ospedale ci ha fornito un nuovo contratto per tenerci "buoni".
Il debito sarebbe stato annullato a patto che dopo i 3 anni di formazione si sarebbe rimasti a lavorare per loro altri 2 anni. I soldi già detratti dalla busta paga dei mesi precedenti ci venivano restituiti, e non avremmo più dovuto pagare in rate. Tuttavia in caso di malattia, ripensamenti, catastrofi e rapimenti alieni di vario genere, cioè in caso qualcuno voleva andarsene prima di quel tempo, avrebbe dovuto pagare l'intera somma di 5800 euro.
Purtroppo non c'erano scelte all'epoca. Anche se qualcuno, tra cui la sottoscritta, era contrario a firmare il nuovo contratto e perdere un anno, venivamo considerati come gruppo e non come singoli, così la maggioranza volle firmare.
Poco dopo l'inizio di questo nuovo periodo due dei nostri migliori scansafatiche e pessimi elementi scolastici decisero di andare via. Pagarono il loro debito e presero altre strade. Così ci ritrovammo e ci ritroviamo in sei.
Questo periodo di mezzo non è stato utile come doveva essere. Certo la lingua è migliorata e sicuramente siamo diventati più esperti e coraggiosi a lavoro, ma sulle materie scolastiche abbiamo imparato e fatto poco o niente a causa della cattiva organizzazione della clinica, che in così breve tempo non è stata capace di costruire un percorso di recupero studi decente e adatto.
Nel settembre 2013 finalmente abbiamo (ri)iniziato il primo anno, ufficialmente di nuovo parte dell'Ausbildung.
Ad oggi, novembre 2014, secondo anno ufficiale di studi, reputo ancora che abbiamo perso un anno, e nonostante ciò le difficoltà a scuola e a lavoro sono sempre presenti.
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