Reparto di psichiatria.
Durante un attimo
di pausa in cui aspettavamo gli altri lui mi dice: "Sai, mi
ricordi mia figlia".
Io ne sono
contenta, di solito quando somigli ad un parente caro poi ti prendono
in simpatia e ti aiutano di più durante il tirocinio.
"Ah, bello,
mi fa piacere. E cosa fa tua figlia?"
"Non è più
in vita"
Oh porca puttana!
Reazione immediata di imbarazzo e dispiacere naturalmente. "Mi
dispiace tanto, non lo sapevo".
"No figurati,
non potevi saperlo ovvio"
Momento di pausa
di un microsecondo, quando pensi che la situazione non possa
peggiorare lui aggiunge "Si è tolta la vita 10 anni fa".
Oh porca
puttana!!!
Come si reagisce a
queste notizie tragiche date da un semisconosciuto con cui hai
lavorato massimo due volte in vita tua e che sai che vedrai al
massimo per il prossimo mese di tirocinio in quel determinato reparto
prima di cambiare aria?
Credo non ci siano
parole adatte da dire ad un padre che ha perso una figlia,
soprattutto in un modo così brutto, e avere la consapevolezza e
l'imbarazzo che tu gliela ricordi.
Ho cercato di
farfugliare qualche frase di circostanza sperando con tutte le mie
forze che arrivasse qualcuno a tirarmi fuori da quella sensazione di
inadeguatezza. Prima che mi rapissero gli alieni sono passati lunghi
minuti di silenzio alternati ai miei imbarazzanti tentativi di dire
qualcosa di sensato e i dettagli del suicidio da lui esplicati.
Sono decisamente pessima in queste situazioni.
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